Alaska: Storia e Natura

Apr 27, 2022

L’Alaska è il secondo stato più giovane degli USA, il più esteso e il meno popoloso. 

Andare alla scoperta di questa remota terra significa circondarsi di monti, grandi spazi aperti e foreste.

La geografia dello Stato può essere schematizzata attraverso una suddivisione in regioni:

  • L’Alaska Centro-Meridionale, regione costiera meridionale con villaggi, città e industrie petrolifere; 

  • La penisola di Alaska, piccoli insediamenti, acque interne, monti, ghiacciai e grandi foreste;

  • L’interno pianeggiante, grandi estensioni di tundra artica percorse da grandi fiumi, come lo Yukon e il Kuskokwim;

  • La costa settentrionale, inospitale e spopolata.

Lo spettacolo naturale che vi aspetta comprende:

  • numerosi ghiacciai, tra cui i maggiori  sono Baker, Cataract, Explorer, Godwin, Hubbard, Knik, Learnard, Matanuska, Nelchina, Ghiacciaio dell’Orso, Pigot, Rainy, Stairway, Trail, Vassar, Worthington;

  • isole, grazie alle quali le coste dell’Alaska superano i 54.700 km di lunghezza, note come l’arcipelago delle Aleutine;

  • il monte Denali, la montagna più alta di tutto il Nordamerica, 6 201 metri s.l.m.;

  • fiumi e laghi, più di tre milioni con una superficie di almeno 8 ettari.

Cosa vedere?

Come ben sapete sono un vero appassionato di queste terre e per la prima volta proverò a parlarvi solo ed esclusivamente di aspetti tecnici da buon viaggiatore, per la prima volta lascerò da pare il cuore che è rivolto sempre allo Stampede Trail di cui, pero’, credo di aver raccontato in abbondanza.

In Alaska troverete una miriade di avventure differenti spostandovi tra le varie regioni e vi accorgerete di come montagne, ghiacciai e spiagge cambino aspetto con il mutare delle stagioni.

Fairbanks, nel cuore dello stato, è la seconda città più grande e sorge su una pianura a ridosso di rilievi che sfiorano i ghiacciai delle White Mountains.

Vi va di tornare negli anni ’40 e ’50 del XIX secolo?

Visitate l’Alaskaland Pioneer Park, che presenta la riproduzione di un villaggio di nativi americani e un parco divertimenti dedicato al mondo del West. 

Siete appassionati di ghiaccio?

Visitate l’Ice Museum, unico nel suo genere contiene delle vere e proprie opere d’arte fatte di ghiaccio.

Siete curiosi storici?

Visitate il Morris Thompson Cultural and Visitors Center, qui potrete conoscere i popoli che hanno abitato e contribuito allo sviluppo delle terre dell’Alaska.

Fairbanks è probabilmente il miglior luogo per ammirare il fenomeno dell’aurora boreale che si manifesta dall’inizio dell’autunno fino a metà della primavera.

Amanti della natura è il vostro momento! 

Da Fairbanks potrete usufruite del servizio ferroviario McKinley Explorer per raggiungere il Parco Nazionale di Denali, punta di diamante dello Stato.

Per gli alpinisti esperti, nella giusta stagione, è possibile scalare i 6.168 metri del Monte McKinley. 

Per tutti gli altri, raggiunto il luogo, potrete godere dello spettacolare panorama che si riflette nel Wonder Lake. Non mancheranno intorno a voi alci, orsi grizzly, caribù e se siete esperti in uccelli qui ne potrete avvistare più di 120 specie.

Sulla costa sud invece potete fare base ad Anchorage.

Qui potrete girare i fiordi dello Stretto di Prince William, camminare sui Monti Chugach e se “siete di passaggio” nel mese di marzo potrete assistere alla partenza dell’Iditarod, una gara di slitte trainate da cani. 

Anche ad Anchorage sono presenti musei storici, l’Anchorage Museum at Rasmuson Center e l’Alaska Native Heritage Center. 

Voglia di acqua?

Nuotate nelle acque del Lago Goose, la cui temperatura è davvero gradevole oppure godetevi la sabbia della spiaggia di Kincaid Beach, affacciata sull’oceano Pacifico.

Visitate Homer, città di pescatori, luogo in cui è anche possibile noleggiare pescherecci.

Non perdetevi i fiordi di Kenai, visitabili con un tour in barca o un’escursione in kayak.

Proprio qui è presente il Kenai Fjords National Park, luogo ideale per vedere i ghiacciai in tutta la loro interezza.

Per ultimo luogo da raccontarvi ho riservato un posto decisamente poco turistico, difficile da raggiungere.

Vi aspettereste che io vi parlassi di dune di sabbia in un articolo intitolato Alaska?

Ebbene si ragazzi, mi riferisco al Kobuk Valley National Park, un territorio di 730 mila ettari privo di strade e sentieri, che racchiude uno dei tesori più nascosti del nord America, un’area di 65 kmq di dune di sabbia dorata, alte fino a 30 metri.

Questo deserto è stato formato nei millenni dall’erosione delle rocce causata dai ghiacciai. 

L’unico “intoppo”? È possibile raggiungere queste zone esclusivamente con piccoli aerei, un investimento che vale la pena!

Quando andare?

A mio avviso l’Alaska è spettacolare in ogni periodo dell’anno, se fosse per me non darei limiti temporali, dipende solo ed esclusivamente da cosa cercate.

Vi farò un riassunto di cosa succede in queste meravigliose terre durante le diverse stagioni.

L’inverno: da dicembre a febbraio.

L’inverno in Alaska è estremamente rigido. Nella fascia settentrionale e nelle regioni interne si arriva a toccare minime dai -30°C ai -45°C. Nella regione meridionale, raramente si raggiungono circa i -20°C.

La primavera: da marzo a maggio.

Anche in primavera nelle regioni più settentrionali le massime non superano lo zero. Nelle regioni interne, invece si hanno sbalzi termici davvero importanti, dai -20° si passa ad avere delle massime di 15° nel mese di maggio. Inizia in questo periodo il disgelo, causa di disagi nella percorribilità delle strade extraurbane.

L’estate: da giugno ad agosto.

L’estate è senza dubbio il periodo di punta per visitare l’Alaska. Da fine luglio fino circa metà agosto troverete coincidenze anche con molti eventi e festività dello Stato. 

Al nord, tra maggio e agosto, il sole non tramonta mai. Al centro le massime viaggiano sui 20-25°C. Leggermente più basse le massime ad Anchorage che restano tra i 18 e i 20°C.

L’autunno: da settembre a novembre.

L’autunno è il periodo peggiore dell’anno, escludendo le prime settimane di settembre.

Il rischio di forti piogge e tormente di neve riduce la possibilità di percorrere trekking ed escursioni. Per questo motivo molti hotel e ristoranti riducono l’orario o chiudono del tutto, ci si avvicina drasticamente all’inverno.

Elencate le stagioni in breve possiamo dire che:

  • il periodo migliore in assoluto, ma anche il più frequentato, è nei mesi estivi da fine maggio ad agosto;

  • il periodo di bassa stagione è l’inverno, il periodo giusto per riscoprire se stessi a contatto con la natura incontaminata, la neve e la magia dell’aurora boreale.

Curiosità!

Ora è arrivato il momento di svelarvi qualcosa di cui magari non eravate a conoscenza.

1. L’Alaska è servita da strade solo per il 10%, pertanto il mezzo di trasporto più utilizzato è l’aereo.

2. Il vero gelato dell’Alaska è l’Akutaq o Eskimo Ice Cream. Si tratta di un composto a base di grasso di renna o di olio di foca, neve fresca o acqua, frutti di bosco freschi e pesce, tutto mescolato a mano. D’altra parte Akutaq significa proprio mescolare assieme.

3. Nella cittadina di Nenana ogni anno si scommette sull’arrivo della primavere in base alla rottura del ghiaccio invernale. È una specie di grande lotteria. Un treppiede viene posto al centro del fiume  e nel momento esatto in cui cade in acqua, l’orologio a cui è collegato smetterà di funzionare.

Tutto l’evento è registrato da una webcam attiva tutto l’anno.

4. La bandiera dell’Alaska, adottata ufficialmente nel 1959, è stata disegnata Benny Benson nel 1926 all’età di 13 anni. Lo sfondo blu simboleggia sia il cielo che il “Non ti scordar di me”, fiore simbolo dello Stato. La stella più grande, che resta isolata nell’anglo superiore del battente, è la Stella Polare rappresentante il futuro dello Stato, infatti il motto è “North to the Future”. Le stelle più piccole in basso rappresentano invece il Grande Carro, della costellazione dell’Orsa maggiore, e sono simbolo di forza.

5. Pochi sanno che uno dei protagonisti della corsa all’oro in Alaska fu un emigrante italiano che trovò l’oro nel Pedro Creek insieme a molti altri italiani nel 1902. Si chiamava Felice Pedroni.

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