Malgrado le mosche, che alla fine dei conti, pur con
le sue propaggini di pensiero, è una rivista letteraria, come le altre
riviste letterarie,
si confronta con la gratuità del lavoro che offre al pubblico (che sì, lo sappiamo,
sono le stesse persone che scrivono i racconti, quasi sempre è così.
Però non possiamo risolvere tutti i problemi in una volta sola),
soprattutto si confronta con il desiderio e con l'ambizione di fare
qualcosa di più, di provare a incidere nel contesto.
Bene, questo forse
accadrà in futuro.
Ci stiamo provando.
Nel frattempo offriteci da bere,
ci pare il minimo per restare amic*.
Cosa faremo dei tantissimi soldi
che riceveremo? Intendiamo muoverci in due direzioni: la prima prevede
il finanziamento di quei progetti che al momento non riusciamo a
realizzare per mancanza di fondi. Per esempio, altre antologie, podcast,
video, un razzo di cartone a grandezza naturale, uno striscione per
partecipare alle manifestazioni belle (tranne il razzo è tutto vero. Per
quanto, anche il razzo...).
La seconda voce di spesa siete voi, che siete un vuoto a perdere. Se arrivano i soldi, ve li restituiamo.
Per finanziare la rivista, semplicemente fate una donazione o abbonatevi (membership), mentre se volete donare anche a un singolo autore, inserite il suo nome e il titolo del racconto nella sezione commenti (quella che dice say something nice). I proventi delle donazioni agli autori saranno suddivise per il 70% a questi e un 30% alla redazione, che comunque sta lavorando.
Questa idea è chiaramente rubata da
Eisordi, che ringraziamo.