Riflessione su un post di FB con relativo mio commento, che dice:
"Gli omaggi ai "grandi" sono sempre belli, a loro modo... anche quando magari non lo sono nel senso puro del termine. Ma è bello vedere come l'arte ispira altra arte, come porti le persone a comunicare a voler comunicare qualcosa di loro, in una forma vera o fittizia, in una forma bella o brutta, in una forma fedele o storpiata...ma comunque, portano un desiderio di "creare qualcosa" che trovo molto bello... Come una scintilla di passione!"
La cosa, di per sé, la trovo davvero affascinante.
Il desiderio di rendere omaggio a qualcuno che ha creato qualcosa, creando qualcosa a propria volta. Edagr Alln Poe è stato spesso protagonista di altri libri, principalmente "gialli" ma anche coprotagonista di una manga (Bungou Stary Dogs), di film, canzoni e tanto altro.
L'ammirazione dell'arte porta al desiderio di arte e fare arte.
E' anche vero, però, che credo si debba fare attenzione tra la citazione e l'omaggio, alla sterile imitazione di un canovaccio che funziona. Si dice "l'imitazione è la più arta forma di ammirazione"... forse è così. Ma deve sempre esserci conoscenza, nei limiti delle possiiblità personali e umane, di ciò che si cita, si imita, si ricrea, in quanto penso sia giusto portare il rispetto dovuto all'opera altrui, all'esitenza altri. Non mi piacerebbe uscire di casa un giorno, e vedere il giorno dopo la mia vicina con gli stessi miei vestiti, capelli, automobile o altro. La personalizzazione è importante, soprattutto quando si fa (o si tenta di fare) arte, perché il messaggio talvolta per essere universale deve essere personale, o risulta vuoto. COme una lezione imparata a pappagallo: si supera l'esame, ma non si comprende il centro della questione, e il giorno dopo sarà tutto andato via.
Lasciando poi perdere la pigrizia di non dover creare un personaggio ex novo, e dipanare la sua figura e la sua perosnalità durante il racconto, giacché è ben noto al pubblico sin da prima, ci sono altre questioni da analizzare...
Inoltre, usare persoanggi di altri per muoverli in una storia diversa, viola la proprietà intellettuale che - diritti d'autore a parte, che son questione legale e quindi temporale - dovrebbe essere eterna?
E ancora, inserire una persona reale in una storia fittizia, per farla muovere come noi vogliamo, è rispettoso per la persona stessa?
Le domande sono molte e non sono ancora giunta ad una conclusione. Per parer mio, nel momento in cui l'arte ispira altra arte, allora è bene. Ma qual è l'arte? E dove finisce il rispetto e inizia la tentazione di "possedere", con le nostre mani che scrivono parole, qualcuno che ammiriamo?
La risposta sta forse solo dentro ognuno di noi, dentro la nostra stessa onestà - ma è sufficiente?
by R.G.B.