thePeriod
1,456 supporters
Amare, corso di Lorenzo Gasparrini

Amare, corso di Lorenzo Gasparrini

Mar 07, 2022

A scuola ci insegnano tutto, tutto tranne l'educazione sentimentale. Finisce così che cresciamo e diventiamo adulti idealizzando, perpetrando modelli (sbagliati) che non conosciamo o che conosciamo a malapena attraverso i libri. Principesse e cavalieri: sin da piccoli siamo immersi in un immaginario amoroso sul quale pensiamo di costruire la nostra vita sentimentale. Ma l’amor cortese e la cavalleria facevano parte di un mondo arcaico basato su valori tutt'altro che giusti e civili: i cavalieri erano secondo o terzogeniti che non avevano diritto ai beni e ai titoli nobiliari del padre e che, ricevuta una educazione militare e un bel cavallo, partivano a cercare fama sufficiente a rendersi appetibili per un padre che aveva avuto solo figlie femmine, disposto a "dargli" la primogenita ereditaria in sposa per garantirsi entrambi discendenza e continuità di sangue nel possesso delle terre. Possiamo dire insomma con granitica certezza che il codice cavalleresco con l’amore non c’entrava nulla: era un modo escogitato dagli uomini per garantirsi continuità di potere e un futuro glorioso. Ma perché ci è stato raccontato come amore e passione, desiderio e dovere, dignità e nobiltà d’animo? Su quel modello letterario, ancora tanti uomini e tante donne immaginano di costruire la loro felicità affettiva, la loro unione di vita, la loro trasformazione in “coppia” - e ovviamente ci rimangono male quando le cose non vanno come desiderato. Quello che raramente vengono a sapere è che conoscere quali giochi di potere sono in ballo in una coppia, li renderebbe molto più capaci di vivere insieme in armonia. Eloisa del Paracleto, Ildegarda di Bingen, Christine de Pizan, Modesta dal Pozzo, Marie de Gournay, Catherine Vivonne Savelli, Anne Therese de Marguessat de Courcelles, Judith Sargeant Murray, Olympe de Gouges, Etta Palm d’Aelders - tutte donne che ne hanno scritto e parlato, per secoli, cercando di migliorare quel rapporto tra uomini e donne che vedevano compromesso da poteri non espliciti e da ingiuste oppressioni sociali, e che sfociava in unioni sofferte, difficili, infelici, tristi, violente. Perché non ne hai mai sentito parlare? Perché erano donne che combattevano contro un sistema che non voleva cambiare, che le voleva al servizio di uomini che non dovevano pensare a essere felici ma a essere servi anche loro di quel sistema di potere. Erano, anche se la parola non esisteva ancora, femministe: ascoltare insieme la loro voce ci aiuterà a capire che gli attuali problemi “d’amore” vengono da molto lontano, spesso con l’amore c’entrano poco, e che tanta (altra) letteratura scritta e diffusa da queste autrici può aiutarci ancora tantissimo a vivere una vita sentimentale piena e felice.

QUANDO: 24-25 MARZO ONLINE DALLE 19 ALLE 21

LEZIONI REGISTRATE e a tua disposizione per 90 giorni

Lorenzo Gasparrini, scrittore, nasce a Roma nel 1972. Durante gli studi di filosofia e una breve carriera accademica in diverse università del centro Italia incontra testi e protagoniste dei femminismi, decidendo così, dopo aver iniziato un percorso di profonda critica personale, di dedicarsi alla diffusione e divulgazione di argomenti riguardo gli studi di genere, soprattutto rivolti a un pubblico maschile. Conduce seminari, workshop e laboratori in università, centri sociali, aziende, scuole, sindacati, ordini professionali, gruppi autorganizzati; pubblica costantemente su riviste specializzate e non, sia online che stampate. E’ autore di “Perché il femminismo serve anche agli uomini” (Eris, 2020).

ISCRIVITI QUI

La classe sarà creata al raggiungimento di un minimo di 10 iscrizioni

Enjoy this post?

Buy thePeriod a coffee

4 comments

More from thePeriod